giovedì 26 maggio 2011

Ci son cose che per essere capite hanno bisogno di essere metabolizzate, di essere rilette due volte, di essere implementate con particolari punti di vista che nemmeno avevamo preso in considerazione;
come il film che ha vinto la palma d'oro di Cannes "The tree of life" del neoregista Terrence Malick e c'è qualcosa lì dentro che scuote la mia coscienza.
Un inno alla vita, un'esortazione a VIVERE sempre, a non aspettare perchè poi potresti vivere la tua vita aspettando piuttosto che vivere vivendo e così il tempo passerebbe e tu non avresti vissuto.
Non ti viene raccontata nessuna novità, ma delle verità che spesso ignoriamo come per difesa, come per non doverle affrontare..
Un ragazzino che si chiede e ti chiede: che bisogno c'è di avere paura? ;
che si accorge che gli adulti sono i primi a dirti cosa è giusto fare ma che sono i primi a mentire a te e soprattutto a se stessi;
che le persone più dure sono anche quelle più sole, quelle che hanno più paura di amare, di vivere e di dimostrarsi per quello che sono veramente.




La natura, invece, si mostra sempre per quello che è, non si nasconde dietro uno stato di calma apparente, le onde a volte allungano il passo, il vento si sospinge più in là, gli animali seguono il proprio istinto vitale, l'uomo invece, a cui è dato pensare, istituisce dei valori, dei codici di comportamento, pensa di essere la cosa più importante e cerca sempre di dominare, se stesso, gli altri e la natura e poi invece si dimostra per ciò che è: una piccola, semplice parte infinitesimale della Terra.



martedì 29 marzo 2011

Il mio amore vien cucinando

Non c'è giorno in cui non vorrei essere nella mia cucina a preparare qualche manicaretto, specialmente dolce.
Ci sono giorni in cui sono ispirata, altri in cui proprio non ce la faccio dalla troppa apprensione che mi carico addosso, altre volte invece vado dritta al punto et voilà, i miei desideri si avverano.
Ho ancora molta strada da fare, spesso combino pasticci per la troppa fretta, ma altre volte riesco a far rimanere fuori dalla porta il tempo: mi calmo e la danza comincia.
Non so voi, ma per me la cucina è una fonte di gioia, mi piace cucinare perchè mi fa star bene, perchè mi libera la mente, perchè non ho paura di sbagliare, perchè può far sorridere le persone e perchè è da sempre un ottimo rimedio contro i mali del cuore.
Fare attenzione alle dosi, al procedimento, alla cottura è un atto di amore.
Collezionare libri e riviste di cucina mi rassicura, è come avere un porto dove ripararsi quando qualcosa mi manca..
Leggere le ricette è affascinante, perchè è sempre una scoperta di accostamenti, gusti e quando sono fortunata, riesco a conoscere qualche segreto del mestiere ;-)
Sin dalle elementari sono sempre stata definita come una persona che aveva cura degli altri e cucinare per me vuol dire anche questo: dare un piacere a chi mi sta intorno.
Se magari, un giorno, riuscirò ad aprire una pasticceria/panetteria/caffetteria spero di poter avere come clienti persone sorridenti, che abbiano qualcosa da condividere e che abbiano tempo per godersi un angolo di dolcezza.

venerdì 4 marzo 2011

Un amore così..


Il più grande spettacolo dopo il big bang


Il più grande spettacolo dopo il big bang

Il più grande spettacolo dopo il big bang siamo noi...io e te!


Ho preso la chitarra senza saper suonare

volevo dirtelo, adesso stai a sentire

non ti confondere prima di andartene

devi sapere che....


Il più grande spettacolo dopo il big bang

Il più grande spettacolo dopo il big bang

Il più grande spettacolo dopo il big bang siamo noi...io e te!


Altro che il luna park, altro che il cinema,

altro che internet, altro che l'opera,

altro che il Vaticano altro che Superman,

altro che chiacchiere....


Il più grande spettacolo dopo il big bang

Il più grande spettacolo dopo il big bang

Il più grande spettacolo dopo il big bang siamo noi...io e te!


Io e te...

che ci abbracciamo forte,

io e te, io e te...

che ci sbattiamo forte,

io e te, io e te...

che andiamo contro vento,

io e te, io e te...

che stiamo in movimento,

io e te, io e te...

che abbiamo fatto un sogno

che volavamo insieme,

che abbiamo fatto tutto

e tutto c'è da fare,

che siamo ancora in piedi

in mezzo a questa strada,

io e te, io e te, io e te!

Altro che musica, altro che il Colosseo,

altro che America, altro che l'exstasi,

altro che nevica, altro che Rolling Stones,

altro che football...

altro che Lady Gaga, altro che oceani,

altro che argento e oro, altro che il sabato,

altro che le astronavi, altro che la tv,

altro che chiacchiere....


Il più grande spettacolo dopo il big bang

Il più grande spettacolo dopo il big bang

Il più grande spettacolo dopo il big bang siamo noi...io e te!


che abbiamo fatto a pugni,

io e te, io e te...

fino a volersi bene,

io e te, io e te...

che andiamo alla deriva,

io e te, io e te...

nella corrente....io e te!

Che attraversiamo il fuoco

con un ghiacciolo in mano,

che siamo due puntini

ma visti da lontano,

che ci aspettiamo il meglio

come ogni primavera,

io e te, io e te, io e te!



Il più grande spettacolo dopo il big bang

Il più grande spettacolo dopo il big bang

Il più grande spettacolo dopo il big bang siamo noi...io e te!


Ho preso la chitarra senza saper suonare,

è bello vivere anche se si sta male,

volevo dirtelo perchè ce l'ho nel cuore,

son sicurissimo...amore!



La comunicazione oggi

Oggi la comunicazione è più che mai al centro della nostra quotidianità.
Mentre prima si scrivevano lettere, cartoline, telegrammi e con gli amici comunicavamo attraverso gli squilli e, se eravamo ricchi, con gli sms, ora possiamo scegliere di comunicare tra infinite modalità: rimane il nostro caro telefono, poi abbiamo il pc: mail, facebook, twitter, my space e così via...
Quello che mi fa specie è che in questo mondo sempre più globalizzato, sempre più compatto dove le uniche differenze che restano tra un capo e l'altro della Terra sono le stagioni e il fuso orario, ci allontaniamo sempre più gli uni dagli altri.
Siamo così blindati dietro alla nostra identità virtuale che facciamo fatica ad affrontare la realtà vis-à-vis.
Le amicizie nascono in chat, gli incontri nascono in chat, i colpi di fulmine nascono in chat dopo aver visto la foto profilo di qualcuno, i rapporti sessuali si consumano attraverso webcam, le relazioni si mantengono attraverso le mail e il contatto fisico e visuale si va sempre più diradando.
Io sono felicissima dell'invenzione di internet e di tutti i suoi derivati per quello che concerne l'informazione e la preziosissima possibilità per ognuno di noi di essere partecipanti. Perchè nel web siamo tutti allo stesso livello, tutti possiamo partecipare, creare qualcosa, promuovere le nostre arti e farcela, i tempi si accorciano.
Ciò che io recrimino è la pigrizia dei rapporti umani.
A volte preferirei sentire le persone per telefono piuttosto che rispondere ad una mail, preferirei mantenere delle amicizie non solo virtualmente.
Credo che molti di noi si sentano repressi proprio per questo motivo, non abbiamo più la voglia o la capacità di affontare la realtà e questo porta inesorabilmente alla solitudine.
Tutto ciò mi fa tristezza e anche paura, molta paura.

venerdì 14 gennaio 2011

Post che brontola (1)

Si dice che il web sia la nostra opportunità.
L'opportunità per riuscire, l'opportunità per emergere da questo mondo sempre più pieno di cose, perchè nel web anche tu puoi avere il tuo spazio.
Esistono talmente tante varianti di qualsiasi cosa, siamo nell'era del consumismo dove siamo sempre alla ricerca e alla produzione della novità perchè c'è sempre bisogno di dare, bisogno di scoprire che però poi si perde la bussola.
Avete mai pensato a quante tipologie di mestieri esistono oggi?
Un'infinità; io la maggior parte non li conosco, quando guardo gli annunci di lavoro sembra che siano stati scritti per un élite linguistica, quando mi capita di leggere " i titoli di coda" delle riviste non riesco mai a focalizzare con chiarezza tutti gli appellativi..ah! che strazio non capire ciò che si legge!

In un momento di riforma scolastica come questo, voi credete che abbiano mai pensato a come far andare di pari passo la formazione scolastica e le necessità del mondo del lavoro?
Io non lo credo affatto...
Vedo sempre più una grande massa di ragazzi annoiati, svogliati, annichiliti che non vogliono più muovere un dito.
La ragione è che siamo strapieni di cose che non sappiamo come utilizzare, di strade che non sappiamo intraprendere, di orizzonti che non riusciamo a vedere ma nemmeno ad immaginare, siamo annebbiati e sovrastati da un immenso nuvolone di cose, saltiamo da una parte all'altra, giriamo continuamente la testa in ogni direzione e mai nessuno che abbia tempo per te.

Provate a spedire un curriculum, non riceverete alcuna risposta.
Provate a domandare un periodo di stage, dovrete già avere esperienza nel settore.
Provate a chiedere una borsa di studio per entrare in una scuola di fashion designer, dovrete già essere in grado di disegnare bozzetti.

Perchè dicono che i giovani non hanno voglia di applicarsi??
Semplice, perchè non hanno il permesso di avere una formazione come si deve, perchè non hanno il permesso di poter apprendere senza che gli altri abbiano la pretesa che tu possegga già determinate conoscenze.

Perchè io che non voglio fare la bambocciona mi pago da sola tutti i mesi l'affitto, le spese e quant'altro e non posso studiare a dei prezzi agevolati, in momenti agevolati?

Non chiedo molto, non voglio la vita facile, vorrei una vita possibile, chiedo solo di poter apprendere per dare un contributo anche io a questa società che è anche mia e che anche io rappresento.

lunedì 10 gennaio 2011

La maledizione degli ingenui

La persona ingenua è colei che non concepisce negli altri malizia o cattiveria e si dimostra quindi fiducioso, sincero.
Questa sua sincerità la porta ad aprire se stesso verso tutti, senza distinzioni, che sia un parente, un amico un collega di lavoro, il vicino di casa, la portinaia..
Così gli ingenui raccontano le proprie intenzioni per il futuro, condividono i propri pensieri e le proprie esperienze per avere un apprezzamento, un parere o un semplice confronto.
Io mi ritrovo tra questi, cerco sempre di confrontarmi con le persone per avere punti di vista differenti, per poter imparare qualcosa che non so, ma inevitabilmente trovo sempre qualcuno che di sincero ha ben poco.
Che senso ha donarsi a cuore aperto alle persone quando queste non fanno altro che pugnalarti alle spalle, che senso ha essere sinceri quando tu esprimi disappunto, delusione ad una persona a cui vuoi bene e questa ti vomita letteralmente addosso nient'altro che insulti, vecchi rancori? Perché lasciare che tutto scivoli via quando le cose sono risolvibili? Perché essere carnefice quando millanti di esserci sempre stato?
Perché non parlare nel momento della sofferenza e del torto subito?
Non fa più male così? Tenersi tutto dentro e fare finta di niente e poi quando l'altra persona fa notare che qualcosa non va allora vuotare il sacco, insultando, accusando?
Sono delusa dalle persone, da quelle che credevo non avrei mai lasciato, da quelle che credevo amiche e con cui avrei voluto condividere le mie gioie e i miei dolori..e con cui forse vorrei ancora farlo, nonostante tutto.
Ma basta poco a volte perché queste se ne vadano senza spiegazioni e senza cercare un confronto, senza dirti che hanno pensato che tu ti eri allontanata e che avevi perso la voglia di averli nella tua vita.
Sono delusa dall'amicizia se questa vuol dire non confrontarsi anche quando fa male..
Sono stufa di dover stare attenta a come parlo per non scatenare voci di corridoio, stufa del grigiore delle persone, stufa dell'insensibilità..
Ma tanto fiduciosa, disperatamente fiduciosa.
Perchè anche quando il bicchiere ci sembra mezzo vuoto abbiamo sempre una metà su cui contare.

lunedì 27 dicembre 2010

Alla ricerca del sogno

Mi sto immergendo in un bagno di arte, di cultura, di opinioni, di sensazioni e soprattutto di colori.
Sono alle prime pagine del libro "Bianca come il latte rossa come il sangue" di Alessandro D'avenia.
Narra le vicende di un giovane sedicenne di nome Leo che è alla ricerca del proprio sogno.
Un professore, "Il Sognatore", gli svela come trovare il nostro sogno: bisogna focalizzarsi, concentrarsi, slanciarsi, essere curiosi di tutto ciò che attira la nostra attenzione.
Proprio come Leo anche io ho deciso di trovare il mio sogno, perchè ho 24 anni e ancora non ce l'ho ben chiaro, perchè le cose che attirano la mia attenzione sono tante, tra queste ci sono la cucina, l'arte, i musei, il cucito, i luoghi a me sconosciuti, ma non so scegliere. Vorrei produrre, andare alla ricerca, provare e sperimentare con le mie mani, con i miei occhi, con il mio gusto, vorrei essere pervasa dall'adrenalina, vorrei non vedere l'ora di alzarmi al mattino per fare quello che di più amo, vorrei essere stanca morta perchè il mio cervello ha lavorato troppo, tanto e ancora sempre più, vorrei diventare logorroica perchè ho tante cose da raccontare e da condividere.
Voglio che la mia vita sia abitata da queste componenti, da persone che abbiano queste caratteristiche, da persone che sappiano contagiarmi con le loro passioni, che abbiano qualcosa da raccontare, da comunicare, con cui avere uno scambio.
Non sono una persona facile, sono timida, diffidente,schiva, non faccio amicizia facilmente, ma se sai trasmettermi la chiave di lettura delle tue passioni allora queste potrebbero diventare anche le mie.
E nel mentre vado alla ricerca.. oggi gli artisti del Museo del Novecento tra cui Jannis Kounellis, Giulio Turcato ed Emilio Vedova, i segreti per un buon cacciucco, ieri il pizzo e il volant da cucire su una maglia per ravvivarla..
Andrò avanti così fino a che il mio sogno affiorerà e mi tirerà a sé, con il suo trasporto, con la sua sete, con i suoi segreti da svelarmi.

Non ho ereditato passioni, non ho ereditato coinvolgimento, non ho ereditato perseveranza.
Voglio essere io a iniziare qualcosa, a trasmettere poi i valori e le passioni in cui credo, a chiunque vorrà ascoltarmi.
Anche Julia Child ha fatto così..
E' andata a Parigi, si è innamorata del burro e ha insegnato agli americani la cucina francese, impresa non da poco ;-)

venerdì 10 dicembre 2010

fortuna o volere?

Cos'è che fa girare il mondo come vuoi tu?
La tua continua ricerca o prima o poi gli ingranaggi coincidono per forza?
Ci sono cose che desidero fortemente e prima o poi mi arrivano, proprio come io volevo e poi però non me lo so spiegare.. proprio come Tiziano Ferro..
Sono qui che indago sulla fortuna, ma la fortuna non esiste e allora perchè accadono certe cose che tu vuoi fortemente ma che se vogliamo tu non ti senti di averle causate?
Dovrei essere felice ma mi sento rintontita e vorrei che ci fosse qualcuno a tenermi perchè mi sembra di cadere, cado ma non mi faccio male, cado e sorrido, cado e piango di gioia, cado e sono fortunata, cado e la vita va come io la voglio, cado e sono felice.
Mi sembra anche di fare un torto a qualcuno, perchè io sono fortunata e altre persone fanno un sacco di fatica, o forse millantano di far fatica.
Ma allora perchè tanta sofferenza?